Michael Cross, Presidente del St Louis - Bologna Sister Cities, gemellaggio culturale fra le città di St. Louis e Bologna, intervista Benedetta Orsi in occasione del quindicesimo anniversario della sua carriera come cantante lirica, artista discografica e performer. Michael: Oggi celebriamo il quindicesimo anniversario della carriera di Benedetta Orsi come cantante lirica e artista discografica. Ho avuto il piacere di lavorare con Benedetta fin dal suo arrivo a St. Louis, otto anni fa, ed è davvero un onore celebrare con lei questo bellissimo ed importante traguardo. Benedetta, cominciamo dal principio. Chi diresti ti ha più ispirato a diventare una cantante lirica, e in particolare un mezzosoprano? Benedetta: Grazie Michael, ti ringrazio molto per le tue parole e questa bella intervista. Sono sempre stata appassionata di musica, fin da piccolina, ma devo ammettere che non ho mai amato la musica classica. Fino a quando, all’età di 17 anni, mia madre mi portò in occasione del mio compleanno a Milano al Teatro alla Scala a a vedere La Traviata di Giuseppe Verdi diretta dal grandissimo Maestro Muti. Piansi tutto il tempo, ed alla fine guardai mia madre fissa negli occhi e le dissi: “Grazie per avermi portata. Voglio provare a diventare una cantante lirica!”. Non sapevo assolutamente nulla di questo fantastico mondo, nonostante mia madre ascoltasse ininterrottamente album di opere classiche. Per i precedenti tre anni mi ero dedicata solamente alla musica contemporanea ed ai musical, quindi il cambiamento fu alquanto drastico. Il mio meraviglioso Maestro Sergio Bertocchi mi accettò all’Accademia Filarmonica di Bologna e da lì cominciò il mio nuovo percorso. Ricordo la delusione nel momento in cui mi disse che la mia voce era da mezzosoprano e non soprano, come io speravo. Ma quando mi parlò e fece ascoltare Marilyn Horne, Teresa Berganza, Fedora Barbieri in opere quali Carmen, L’Italiana in Algeri, Norma, e tante altre, la mia visione cambiò immediatamente. Mia mamma è sempre stata la mia grande sostenitrice, insieme alla mia famiglia ovviamente, supportandomi e sostenendomi in tutte le mie scelte, in ultimo quella di trasferirmi negli States. Devo a lei ed al mio Maestro la mia carriera! Michael: Provieni da una famiglia di musicisti o artisti? Benedetta: Mia mamma crebbe suonando il piano, ma non a livello professionale. In seguito si dedicò alla pittura, partecipando a diversi vernissages in Italia. I miei nonni materni erano due appassionati melomani, ma nessun musicista in famiglia. Michael: Quali diresti sono stati i due traguardi più significativi di questi primi 15 anni della tua carriera musicale? Benedetta: Ricordo ancora il primo viaggio a New York con la mia famiglia in occasione dei 25 anni di anniversario dei miei genitori: passai davanti alla Carnegie Hall e mi dissi: “Un giorno canterò lì.”... E così fu: nel 2012 debuttai alla Carnegie Hall e a quell’evento seguirono altri tre concerti negli anni successivi. Il secondo grande traguardo della mia carriera fu la possibilità di studiare il ruolo di Anna Bolena con la meravigliosa Teresa Berganza in Spagna: da lì seguì il mio debutto nella trilogia Tudor di Donizetti (Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux) in Inghilterra. Michael: Come si è evoluto il tuo stile dall'inizio della tua carriera? Benedetta: La voce cambia ed evolve costantemente, e così anche il repertorio e lo stile di un cantante. Agli inizi ero molto inesperta, tentavo sempre di controllare la mia voce cercando di renderla “perfetta”, dando poco spazio alle emozioni ed al divertirmi cantando. Ma si sa, nessuno è perfetto e le emozioni sono ciò che ci rendono umani e che ci permettono di arrivare al pubblico. Ad oggi, continuo sempre a cercare di dare il massimo possibile in termini di perfezione tecnica, ma dando costantemente spazio alle mie emozioni e divertendomi nel condividere con il mio pubblico quello che credo sia il mio dono più grande: la voce! Michael: Quale musicista o cantante ammiri di più e perché? Benedetta: Da buona Italiana, il fantastico Maestro Pavarotti. Pur non sapendo leggere la musica, divenne uno dei più grandi interpreti nella storia operistica, e con la sua meravigliosa voce ed umiltà, ha saputo far conoscere al mondo intero quanto la musica lirica possa essere potente ed emozionante. Michael: Ora è il momento di una domanda divertente: se potessi avere un musicista che ti accompagnasse in tour per un mese, chi sceglieresti? Benedetta: Assolutamente il fantastico tenore Americano Lawrence Brownlee. Ammiro moltissimo questo fantastico musicista, che ho avuto modo di conoscere molti anni fa durante il Rossini Festival a Pesaro, e di rincontrare a New York anni dopo. É stata una gioia riabbracciarlo a St. Louis questo Marzo, durante il suo concerto alla Washington University. Michael: Puoi condividere con noi alcuni dei tuoi progetti per il prossimo anno? Benedetta: Devo ammettere che sarà una nuova stagione emozionante: a Settembre debutterò alla World Chess Hall of Fame in un emozionante concerto di musica spagnola, seguito da un un evento che unirà la musica ed i profumi al Missouri Botanical Garden. Ad Ottobre collaborerò con Arts and Faith St. Louis e Chamber Music Society per due fantastici concerti, e tanti altri eventi che possono trovarsi sul mio sito www.benedettaorsi.com Michael: Grazie infinite per averci dedicato ancora una volta il tuo prezioso tempo e condiviso con noi il tuo talento. Ti consideriamo un tesoro a St. Louis e siamo davvero fortunati ad averti con noi. Non vedo l'ora di continuare a collaborare in entusiasmanti progetti negli anni a venire! Benedetta: Grazie a te Michael. Tu fosti il primo ad intervistarmi appena arrivata a St. Louis, e da quel momento le nostre collaborazioni sono sempre state un grande onore e successo! Spero di vedere il tuo fantastico pubblico al mio concerto celebrativo questo 13 maggio allo Sheldon. Ad maiora! Link per comprare i biglietti: https://www.metrotix.com/events/detail/benedetta-orsi-2025
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AuthorsGiovanna Leopardi Year
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