MARTA BLINI corrispondente Le ribs St Louis (o costine di maiale) sono fantastiche. Questo taglio carnoso è perfetto per la cottura al barbecue. In America, specialmente a St Louis, Missouri, sono molto popolari e possono essere trovate quasi ovunque, non è così in Italia o in Europa. Le St. Louis ribs sono l’essenza pura di un vero mastro grigliatore. In pochi le conoscono, in troppi le apprezzano e le sanno cucinare senza sprechi. Le St. Louis ribs sono quanto di più sublime, gustoso, saporito e tenero si possa cuocere sul fuoco ma, c’è il rovescio della medaglia che comporta un importante spreco di carne che cozza con la voglia di produrre carne sostenibile nel pieno rispetto dei tempi della natura.
Tuttavia, la maestosa arte del barbecue sceglie di promuovere di tanto in tanto un’eccellenza che a livello di gusto, si presenta come un qualcosa di inarrivabile se cucinato alla perfezione. Solo gli esperti del settore conoscono il taglio che è piuttosto raro da trovare e la motivazione è tutta da riservare al concetto del consumo di carne sostenibile. Il taglio di carne di maiale proviene dal costato e per quanto possa essere considerato pregiato e ricercato si ricava praticando un taglio diverso del costato dalle tipiche costine baby back. Solitamente dal macellaio si trovano le classiche puntine, talvolta le baby ribs, più raramente le spare ribs, quasi mai le St. Louis ribs. Le più pregiate sono le meno sostenibili e questo perché per essere prodotte devono essere private della cartilagine, dei lembi di carne superflui per restituire un taglio di carne piccolo, molto piatto, maneggevole e uniforme. Per realizzare il taglio St. Louis servono due step: per prima cosa eliminare la carne definita lap - quella all’estremità più stretta del costato. Successivamente bisogna concentrarsi sulla cartilagine e operare un taglio orizzontale vicino allo sterno. In questo modo si ottiene il nostro taglio pregiato di carne suina ma si può notare anche quanta altra gustosa carne debba essere scartata. Assaporare un taglio di carne tanto pregiato e gustoso è, al giorno d’oggi una moda in ambito food per poterla cavalcare e soddisfare la curiosità si può scegliere di unire il taglio in una grigliata mista dove poter vivere appieno l’esperienza senza trascurare il dettaglio della carne di maiale che, se di qualità, offre un sapore unico e intenso. Il segreto, soprattutto quando si tratta di costolette e taglio baby back o St. Louis ribs è in parte, da consegnare al momento marinatura che, se eseguito come da protocollo rende il piatto ancor più saporito, profumato e di qualità. Le comuni costine (aka costicine, costolette o puntine) sono un perfetto compromesso e punto di partenza per rendere la grigliata in famiglia un qualcosa di gustoso classico, o forse sono proprio le spuntature di maiale ad essere parte integrante e indispensabile in una grigliatina qualunque. Le Saint Louis sono buone, e possono diventare solo l’eccezione in una grigliata particolare.
0 Comments
FEDERICO MONTALENTI Corrispondente - MLS Soccer Italia Allenatore: Bradley Carnell. Quarantatré anni. 6V-3P-5S in 14 partite alla guida ad interim dei New York Red Bulls. In carica dal 2023. Licenziometro: 4 Valeilprezzodelbigliettometro: 7 Il buon proposito per il 2023: Non essere un disastro. Giusto non chiedere troppo agli expansion team. Parafrasando De Gregori, non è dal primo anno che si giudica una squadra o il suo progetto tecnico – mi pare dicesse così la canzone sulla leva calcistica. L’esperienza di costruire una squadra professionistica da zero è una situazione che pochi hanno la possibilità di vivere e che non è di fatto replicabile da nessuna altra parte. È parte del fascino della lega, ma bisogna stare calmi e avere pazienza se un compito così mastodontico non è immediatamente da sufficienza. *Strength of schedule: 14° – 16.78 Portiere Titolare: Romain Burki. Trentadue anni. 4 presenze e 4 gol subiti con St. Louis City II nel 2022. In rosa dal 2023. Giocatore più divertente: Eduard Lowen. Ventisei anni. 26 presenze, 2 gol e 4 assist nel 2021/2022 con l’Hertha Berlino. In rosa dal 2023. Giocatore barometro: Njabulo Blom. Ventitré anni. 11 presenze con il Kaizer Chiefs nel 2022/2023. In rosa dal 2023. Forchetta di prestazione: Qualificati ai playoff / cucchiaio di legno Potenziale plot twist più divertente: Nico Gioacchini scavalca quota dieci reti in stagione. Aggiunte principali della off-season: Tutte, ma in particolare Selmir Pidro (D, Sarajevo), Joao Klauss (A, Hoffenheim, DP), Eduard Lowen (C, Hertha, DP), Isak Jensen (A, SonderjyskE), Owen O’Malley (C, Creighton, Generation Adidas), Nicholas Gioacchini (A, Orlando), Indiana Vassilev (A, Aston Villa), Tim Parker (D, Houston), Jake Nerwinski (D, free agent), Njabulo Blom (C, Kaizer Chiefs) Needs più urgenti: Un’ala destra titolare, un terzino destro, un difensore centrale per sostituire l’infortunato Nilsson e almeno un altro centrocampista. Uno slot da DP, e fino a tre giocatori U22. *Strength of schedule: Il dato, che dovrebbe identificare la difficoltà del calendario di regular season dalle varie franchigie, e il metodo usato per raccoglierlo derivano da questo post sul subreddit MLS da u/QuakesCVFan. Il metodo è quello utilizzato fino al 2004 per scegliere le partecipanti ai playoff per il campionato NCAA di football. Non è una scienza esatta ovviamente, ma è un mezzo molto utilizzato nelle leghe statunitensi che non hanno un calendario equilibrato per cui sfidano tutte le squadre un egual numero di volte. La forza del calendario di una squadra viene calcolata sommando i singoli dati delle sue rivali, che a loro volta vengono tirati fuori dalla formula postata sotto dove OR è la percentuale di vittorie della squadra in analisi nell’anno precedente e OOR la media delle percentuali di vittorie delle sue avversarie nella stagione precedente. Per Saint Louis, che è all’esordio, il dato viene fuori da una media della percentuale di vittorie di tutti gli expansion team nella storia MLS. Per ogni squadra troverete la posizione – più si è in alto, più il calendario è difficile – e il valore della loro SOS
CHERYL BAEHR Riverfront Times For a year and a half, chef Dawn Wilson has been serving her handmade pasta and assorted home goods from her Lafayette Square storefront, Vicini Pastaria (1916 Park Avenue, 314-827-6150), eagerly awaiting the day she could realize her full vision for the space. Now, that time has finally come: Vicini celebrated its grand opening on Saturday, November 26, offering fresh pasta, Italian-inspired prepared foods and a weekend lunch counter that promises a soulful taste of the Old Country.
Though Wilson has owned the building that houses Vicini since January of 2020, the restaurant's roots actually stretch back 16 years to a leap of faith and a dramatic career change. Back then, Wilson, who has degrees in biology and molecular genetics, was working as a research scientist in a lab in Chicago, but she could not shake the feeling that she was meant to take a different path. She began exploring her longtime passion for food through part-time cooking jobs around the Windy City and eventually realized that she was finding more fulfillment from those gigs than her science career. Ready to make a change, she left her research job and founded a private chef company that led to a partnership with Whole Foods' cooking school. It became apparent to Wilson that the part of cooking she loved the most was making fresh pasta, and she threw herself into perfecting her skills, first on her own and eventually at a slow food restaurant in Tuscany where she learned from masters of the craft. Her experiences in Italy were formative and made her realize that, one day, she'd like to open a business that captured what it is like to eat and drink in the small village where she worked. "I just loved that feeling in Italy where they slow down and enjoy their food, and meals are this hours-long experience where people are just relaxing and getting together with family and friends," Wilson says. "I wanted to recreate that relaxed, rustic, family-run spot. That's what gave me the impetus to start Vicini; I wanted to have this brick and mortar that was the kind of casual neighborhood spot people would hang out. It just took me a while to get there." Wilson founded Vicini Pastaria in 2016 as a handmade pasta company while she searched for a brick and mortar. Having no luck with finding a storefront in Chicago, she decided to move back to her hometown, St. Louis, the next year and spent 2017 through 2019 traveling back and forth between the two cities for her private chef business. By January of 2020, she was fully committed to the St. Louis market and had found a building in Lafayette Square that ticked off every box she had in mind for Vicini. The plan was to get the place open by May of 2020. It was clear the pandemic would delay that, but it was a personal tragedy that completely flipped the script. "I was in a car accident two days after we opened the shop and had a head injury, which is why this whole thing has been delayed," Wilson explains. "I thought I would be back in a few days or a week, but I was completely out of commission for five months. Even three years later, I'm not fully recovered. It makes it difficult to plan, because you don't know how you are going to feel from one day to the next; you have to make plans in this business to give customers consistency. I'm doing the best I can." Now, roughly three and a half years after her injury, Wilson still has her good days and bad days, but she feels ready to take on Vicini in full-force. This means that, in addition to offering the handmade pastas and home goods she's been serving from the shop for the past year, Wilson now has a rotating selection of prepared foods ready for folks to grab and go. Though her selection changes regularly, dishes include a variety of salads, braised meats, Tuscan meatballs, arancini and porchetta, ready to heat and serve for a delicious, home-cooked meal without the work. The expanded operation also includes a larger selection of fresh pastas served out of the deli case; she highly recommends her special, the pici, which is a long, hand-rolled noodle similar to a fat spaghetti. In addition to her fresh pastas and prepared foods, Wilson is excited to run Vicini's weekend lunch counter. For now, she offers a small, rotating selection of pastas and dishes on Saturdays and Sundays from 11 a.m. until 2 p.m., though she plans on seeing how things go and may expand her hours as she's up to it. In the meantime, she's just happy that she can finally bring to her guests the Vicini she's always dreamed of and is thrilled to be a part of such a close-knit community. "The neighborhood has been incredibly supportive, and I'm so happy that I chose this area to live in and build a business," Wilson says. "I am in love with Lafayette Square." Vicini Pastaria is open Monday and Friday from 11 a.m. until 6 p.m. and Saturday and Sunday from 11 a.m. until 5 p.m. Weekend lunch is served from 11 a.m. until 2 p.m. ANNA SICCARDI Harper's Bazaar Magazine Tratto dal romanzo di Sally Benson, Meet me in St. Louis - in italiano Incontriamoci a St.Louis -è un “Christmas musical” che racconta la storia delle quattro sorelle Smith, interpretate da un cast d’eccezione: Margaret O’Brien - al suo esordio -, Mary Astor, Agnes Smith e Judy Garland, che proprio su questo set incontra il regista Vincent Minelli, suo futuro marito. La trama è semplice ma non priva di svolte: ambientato nei giorni che precedono il Natale del 1904, mentre St. Louis è in fermento per l’Esposizione Mondiale che inaugurerà in primavera, il padre Smith propone alla famiglia di trasferirsi a New York per un’importante opportunità di lavoro. Contrariamente al previsto, la prospettiva di lasciare St. Louis getta le sorelle nella disperazione: l’idea di cambiare città, scuole e amici è spaventosa, specialmente per Esther - Judy Garland -, innamorata del vicino di casa Tom Drake - interpretato da John Truett -. Trama a parte, Meet me in St. Louis ha una storia peculiare: il processo di produzione è complesso e viene interrotto più volte, a causa di problemi di budget - arriva a costare un milione e mezzo di dollari, cifra esorbitante per i tempi - e di conflitti interni alla Metro-Goldwin Meyer. Le tensioni tra gli sceneggiatori e il producer, il mitico Joseph Mankievicz, sono tali da spingere quest’ultimo a lasciare la MGM per la Fox e a lasciare anche Judy Garland, con cui Mankievicz aveva una relazione clandestina. Altro problema è lo stato di salute di Garland, che soffre di esaurimenti nervosi e forti emicranie, dovuti a una crescente dipendenza da anfetamine e barbiturici - sul finire della carriera, Garland accuserà la MGM per la continua prescrizione di farmaci per massimizzare le prestazioni dei suoi attori; ma altre star dell’epoca, tra cui Micky Rooney, negano questa pratica e attribuiscono a Garland l’intera responsabilità della propria dipendenza -. Comunque sia, i diari di produzione riportano numerosi episodi di isteria da parte dell’attrice, costantemente in ritardo sul set e incline al conflitto con il resto del cast. Scontenta di alcune parti dello script, Garland costringe Louis B. Meyer, capo della MGM, a diverse modifiche in corso. Del resto, Judy Garland è già una star, adorata dal pubblico e garanzia di incassi. A salvare il clima di lavorazione è la complicità che si crea tra l’attrice e il regista: nonostante Garland abbia appena chiuso la relazione con Makievicz e stia già frequentando Orson Welles, ai tempi sposato con Rita Hayworth, finisce per innamorarsi di Vincent Minelli. Già a fine riprese i due vanno a convivere e si sposano nel 1945, appena dopo l’uscita del film. Esattamente un anno dopo, nel 1946, nasce la loro unica figlia, Liza Minelli.
Un altro motivo per cui Meet me in St. Louis segna uno spartiacque per la carriera di Judy Garland è il cambio di look proposto della truccatrice Dorothy Ponedel, chiamata sul set da Minelli per “aggiustare” il make up delle interpreti. Cresciuta alla MGM accanto a bellezze di prim’ordine come Ava Gardner e Liz Taylor, Judy Garland si considera il brutto anatroccolo e, negli anni, tenta di modificare i propri lineamenti con capsule dentarie e dischetti che modificano leggermente la forma del naso. Dorothy Ponedel fa piazza pulita di questo armamentario e, grazie al make up, la trasforma in una bellezza non convenzionale ma accattivante, diventando la truccatrice personale di Garland per il resto della sua carriera. Nonostante le difficoltà del “dietro le quinte”, Meet me in St. Louis raccoglie un successo di pubblico e d’incassi senza precedenti, triplicando l’investimento nelle solo prime settimane di proiezione. Nominato a quattro Oscar, il film ne incassa uno appositamente pensato per la giovanissima esordiente Margaret O’Brien, che ha appena sette anni all’uscita del film- un “Oscar giovanile” -. L’American Film Institute inserisce Meet me in St. Louis tra i 10 miglior musical di tutti i tempi e due delle canzoni interpretate da Garland nel film diventano dei classici -“The Trolley song” e “Have yourself a merry little Christmas”-. MICHAEL CROSS President, St Louis - Bologna Sister Cities As the year 2022 draws to a close - a year in which we celebrated the 35th anniversary of the St Louis-Bologna Sister Cities - we have yet another reason to celebrate. Our board member and VP, Elizabeth Bernhardt, Ph.D., has announced the publication of her long-awaited book on the life of renaissance Bolognese noblewoman Genevra Sforza de' Bentivoglio.
In 2019, after living in Italy for over twenty years, Dr. Bernhardt returned to her birthplace, St Louis. Having fallen in love with Italy, its language and culture, and in particular with the city of Bologna, she brought her passion home. Among many other things, Bernhardt has been assisting in bringing our two cities closer together. Most importantly, for the past four years, she has dedicated a tremendous amount of time and effort into ground-breaking research which uncovers mysteries surrounding the life of the above mentioned famous (or infamous) figure in Renaissance Bologna. In a social media announcement this week, Bernhardt expressed her excitement upon finishing her magnum opus: "I'm extra-thrilled to announce the publication of my book about the life of a 15th c. Bolognese woman: Genevra Sforza de' Bentivoglio. For the past 500 years she's been known only through legends and tales that have snowballed into our own times. The final chapter of the book is dedicated to the development of those many stories - but the first five chapters recount and analyze the history of her life based on documentation uncovered in around thirty different Italian archives." The book is being published by Amsterdam University Press and will be available for purchase in early 2023. Dr. Bernhardt currently serves as Lecturer of Italian at Washington University in St Louis where she teaches Italian language and culture courses. She completed her Ph.D. in early modern European history at the University of Toronto. She has also taught a variety of Italian history and culture courses for the University of California in Rome, the American University of Rome and the Liceo Classico Statale Giulio Cesare in Rome. During her time in Italy, she published two manuals on early modern Italian art history. Dr. Bernhardt's manuscript on Genevra Sforza de’ Bentivoglio (ca. 1441-1507) and her family won an award (as best “unpublished manuscript” from the Society of Italian Historical Studies). Based upon contemporary archival research, her revisionist biography presents Genevra as the object of serious study for the very first time in academia. In a description of her book, Bernhardt explains that "until now Genevra has been known only through negative posthumous accounts used to destroy her image and reputation." Delving into the life and mindset of Renaissance Italy and exploring how one noblewoman's life turned into a developing drama, including how she "destroyed" her family and the city of Bologna, known for its ancient university culture and critical thinking, promises a fascinating read. With great joy, we congratulate Elizabeth Bernhardt on this great achievement. UMBERTO MUCCI We The Italians Magazine The 33rd edition of the Italian newspaper il Sole 24 Ore's Quality of Life survey crowns Bologna. For the fifth time, the capital of Emilia-Romagna takes the victory, but Bolzano and Florence are also on the podium. Bologna had also won in 2000, 2004, 2011 and 2020. Florence climbs eight positions from last year, while Milan is in eighth place.
Roma and Torino, on the other hand, worsen their performance. The capital loses 18 positions, and among its critical issues are civil cases registered with the court. The Piedmontese capital ranks 40th, Palermo 88th and Napoli 98th - penalized by poor air quality and the incidence of reported crimes among which the real scourge is street crime. To recap, then, the ten Italian cities where Quality of Life is better according to the Sole 24 Ore ranking are: Bologna, Bolzano, Firenze, Siena, Trento, Aosta, Trieste, Milano, Parma and Pisa. These are followed by Cremona, Udine, Reggio Emilia, Bergamo, Sondrio, Verona, Modena, Cagliari, Gorizia, and Venezia. The worst ten for quality of life, however, are Crotone, Isernia, Caltanissetta, Foggia, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Taranto, Enna, Caserta, and Napoli followed by Salerno, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Trapani, Brindisi, Catania, Siracusa, Messina, and Palermo. The newspaper explains that the performance of metropolitan cities is deteriorating. Criticism of large cities is particularly concerned with high rents and the welfare of younger generations. While the positions from 81st to 107th are all occupied by southern provinces. Calabrian cities are all found from 95th position onwards. The first ones encountered outside the South are Latina (80th) and Frosinone (79th). Rovigo, the first northern province, is 77th. On the indicator domains, the podium sees Belluno, Bologna, and Bolzano at the top for wealth and consumption. For business and labor: Milano, Trieste, and Roma. For demographics, health and society: Bologna, Modena, and Roma. For environment and services: Pisa, Siena, and Aosta. For justice and security: Oristano, Pordenone, and Sondrio. For culture and leisure: Firenze, Trieste, and Gorizia. Also, according to the ranking, to offer greater well-being to women is the province of Monza and Brianza, followed by Treviso and Cagliari. The province of Monza has the lowest gender employment gap in Italy (at 7.1 percent against a national average of 19.4 percent), one of the highest female employment rates in the country (69 percent), and the record number of days paid to female employees (75.3 percent of the theoretical maximum). Noto Italian Restaurant becomes the only restaurant in St. Louis to be certified Neapolitan by AVPN11/26/2022 CHARLOTTE RENNER Feast Magazine Little-known fact: Neapolitan pizza isn't technically Neapolitan unless it's certified by the Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) in Italy. About three weeks ago, Noto Italian Restaurant officially joined the ranks, making it the first and only restaurant in St. Louis to achieve the prestigious certification, which has only been awarded to around 100 other restaurants throughout North and South America. "Neapolitan is this process that just consumes you," Noto co-owner Wayne Sieve says. "Being able to offer that puts not only Noto on the map with Neapolitan, but also the St. Louis area. To me, it was just a very important honor and certification to be able to do this." This certification has been on Sieve's mind since he opened Noto with his wife, Kendele Noto Sieve, as reported by Feast. But the desire to bring traditional Italian culture to St. Louis goes back much further. Sieve got his first taste of Neapolitan-style pizza during a culinary competition in Glasgow, Scotland, in 2007. After his first bite, he says he knew Neapolitan pizza was his future. "I view our pizza as this living, breathing thing. I have a closer connection with my pizza than I do with most people," Sieve says. "I have the utmost respect for Neapolitan and Italian culture." Noto even has its own woodfired oven, imported from Italy and made by a family that's been making these ovens for four generations. It's customized with black and white tiles to match the restaurant's exterior and bears the name "Noto."
Sieve officially started the certification process in February 2022, and it took months of emails with AVPN full of photos, videos and recipes detailing every step of the process to confirm the pizza was truly Neapolitan. Later this year, an AVPN ambassador will visit Noto to confirm its practices are authentic in person. The international regulations are very precise; for example, you have to keep the pizza's width smaller than 35 centimeters, the crust has to present a "cornicione" raised edge and the dough recipe must follow exact proportions of flour, salt, water and yeast – depending on the humidity and weather, which calls for constant tinkering on the recipe. For Sieve, this is what makes Neapolitan pizza a true art. "One day you think you're on top of the world: 'I just had the perfect dough, my favorite pizza, the best one I've ever made.' The next day, you could question everything you've ever done," Sieve says. "It's a completely humbling process. You're challenging yourself and the dough, and that's one of the things that makes it truly special." BRIDJES O'NEIL Saint Louis University News Daniela Salvemini, Ph.D., a native of Rome and Chair of the Department of Pharmacology and Physiology at Saint Louis University, has launched the Institute for Translational Neuroscience with the help of other Italian and international researchers including Milena Lauro, Ph.D., Silvia Squillace, Ph.D. and Luigi Giancotti Ph.D. On Wednesday, Nov. 2, Saint Louis University announced the launch of the Institute for Translational Neuroscience (ITN). The new Institute brings together experts in biochemistry, chemistry, pharmacology, social justice, and community outreach under a shared research umbrella in order to study the physiology and diseases of the brain and central nervous system and thereby ease human suffering. Under the direction of Daniela Salvemini, Ph.D., Chair of the Department of Pharmacology and Physiology at SLU, and growing out of the Henry and Amelia Nasrallah Center for Neuroscience, ITN aims to improve human health through the work of pre-clinical and clinical researchers in areas that include cognition, Alzheimer’s disease, chronic neuropathic pain, opioids, metabolism and traumatic brain injury, among others. “We are so energized to bring together our neuroscience expertise from many different areas of campus under a shared research umbrella,” Salvemini said. “ITN will foster collaboration, enterprise and innovation by connecting our neuroscientists with their colleagues and allow us to focus our resources to support these researchers.” Comprised of more than 100 members, including principal investigators, trainees, and staff across six schools and colleges from 23 departments at Saint Louis University, the Institute offers SLU students access and opportunity to develop skills and training in neuroscience fields, beginning at an undergraduate level. ITN will provide training in neuroscience for both undergraduate and graduate students at the University. “We are educating the next generation of scientists who will solve some of our most difficult medical challenges,” said SLU President Fred P. Pestello, Ph.D. “They will be the ones who find new ways to heal traumatic brain injuries, maintain strong cognition as we age, and reduce the suffering caused by chronic pain. “The Institute for Translational Neuroscience provides remarkable opportunities for SLU students – at the undergraduate and graduate level -- to contribute to research that improves the human condition.” ITN scientists and clinicians will focus on fundamental questions relevant to the health of our society, including:
“The Institute for Translational Neuroscience is well-positioned to improve human health and quality of life through better treatments for those suffering from neurological illnesses,” said Ken Olliff, vice president for research and partnerships at Saint Louis University. “This new Institute embodies our Jesuit, Catholic mission at SLU to serve humanity, especially the least fortunate and most vulnerable among us.”
Salvemini is an internationally recognized researcher who studies pain and opioids. Her SLU-start up BioIntervene recently raised $30 million in funding to bring forward new drugs for the treatment of pain and neuroinflammatory diseases. She envisions the Institute’s pro-innovation and education-driven approach will increase opportunities for collaboration and entrepreneurship across every area of the Institute. “Our neuroscience researchers across campus are involved in well-funded, leading-edge research, from traumatic brain injury and stroke to metabolism and dementia and multiple sclerosis,” Salvemini said. “It’s clear that this is a crucial time to invest in multiple avenues of research and discovery, and to reap the benefits of synergistic collaboration and a unified focus." “I believe we are poised to make great contributions to the field of neuroscience.” In addition to fostering interdisciplinary research, attracting federal and corporate funding, and providing educational opportunities, ITN has established an Advocacy and Outreach Committee, chaired by Andrew Oberle, Executive Director of the Oberle Institute, Red and Charline McCombs Fellow for the Improvement of Trauma Care, and Health Management and Policy doctoral student in the College for Public Health and Social Justice. The committee will work to engage the neuroscience community at large and promote neuroscience through advocacy and outreach efforts. More than 135 researchers attended and many shared poster presentations, and the new Institute was celebrated with a champagne toast. STEFANIA PIERI Corrispondente "La comunità degli italiani all’estero cresce soprattutto tra i giovani, raggiungendo il 9,8% dei cittadini italiani, più di 5 milioni e 800 mila secondo i registri AIRE. A questi cittadini, in qualche modo distanti ma vicini, dobbiamo dare risposte significative a problemi, sfide e opportunità che possono incontrare nella loro quotidianità" è quanto dichiarato dalla Senatrice Francesca La Marca, eletta nella ripartizione America Settentrionale e Centrale, a margine della presentazione del XVII Rapporto Italiani nel Mondo 2022 realizzato dalla Fondazione Migrantes.
"Il mio primo ringraziamento - sottolinea La Marca - va alla Fondazione Migrantes nella persona del suo Direttore, Mons. Pierpaolo Felicolo, e alla caporedattrice del Rapporto, la Dottoressa Delfina Licata, per il prezioso lavoro svolto e per l’indispensabile fotografia che questo rapporto ci regala." "Per quanto riguarda il mio collegio d’elezione, la ripartizione elettorale America Settentrionale e Centrale, i paesi che raccolgono il maggior numero di italiani sono gli Stati Uniti d’America (297.917 cittadine e cittadini), il Canada (143.920) e il Messico (21.038). Solo nell’ultimo anno - prosegue La Marca 3.156 italiani hanno lasciato il nostro paese per recarsi negli USA e ben 896 cittadini si sono trasferiti in Canada." "Sono particolarmente contenta - sottolinea La Marca - che il XVII Rapporto degli Italiani all’Estero indaghi in particolare il tema della rappresentanza e dei Comitati degli Italiani all’Estero (Comites). Il tema della partecipazione dei nostri cittadini nel mondo è di importanza cruciale. Dobbiamo lavorare affinché in primis il voto degli italiani residenti all’estero, che è stata una grande e fondamentale conquista, smetta di caratterizzarsi per “apatia, sfiducia e mancanza di conoscenza” così come definito nel Rapporto. Noi parlamentari eletti in circoscrizioni elettorali estere abbiamo un ruolo determinante." "Gli italiani che emigrano - prosegue La Marca - sono sempre più giovani e qualificati. Le motivazioni di lavoro o studio che li animano sono comprensibili. A noi tocca lavorare - conclude La Marca - affinché durante la loro permanenza all’estero essi possano mantenere un costante e solido rapporto con il proprio paese, anche e soprattutto attraverso la partecipazione politica e sociale, con l’obiettivo ultimo, che mai va perso di vista, che queste giovani donne e uomini un giorno possano fare rientro nel nostro amato paese." Aldo Rovito, il presidente dell’associazione “Identità italiana – Italiani all’estero” intervista Giorgio Bucci, CEO di Arteco Global ed imprenditore italiano a St Louis, Missouri, USA Lei nel 2001 ha conseguito la Laurea in Economia Aziendale a Bologna, poi ha proseguito i Suoi studi negli Stati Uniti presso la St.Louis University, sempre in ambito Finanziario e Direzione di Impresa. Come e' nato il Suo interesse per gli impianti di sicurezza e in particolare di videosorveglianza, tanto da farLa diventare in breve tempo amministratore e anche responsabile operativo di una importante impresa multinazionale del settore?
Fin dal dopoguerra la mia famiglia è sempre stata contratta nel campo della sicurezza fisica. Tant’è che mio nonno, Giovanni Bucci, aveva ideato e brevettato la prima elettro serratura, che apriva le porte a distanza tramite un cavo elettrico. Con questo prodotto Giovanni e Roberto, suo fratello, hanno fondato la società CISA, diventata famosa in tutto il mondo per le serrature e lucchetti. Negli anni 70 è stata una delle prime aziende italiane con filiali, anche produttive, in tutto il mondo. Dopo essere cresciuta in maniera esponenziale l’azienda è stata poi ceduta alla multinazionale Ingersoll Rand nell’anno 2002. Da quel momento, prima mio padre, Carlo Bucci, e poi dal 2005 io personalmente, abbiamo focalizzato le nostre energie e risorse sull’azienda Arteco, che lavora sempre nel campo della sicurezza, ma è focalizzata alla produzione di un software di videosorveglianza intelligente. Ho così contribuito ad aprire la prima filiale estera di Arteco a St. Louis nel 2005 perché ero consapevole che il mercato americano era più propenso ad accogliere nuove tecnologie rispetto al mercato nazionale italiano. Oggi Arteco e’ un’azienda multinazionale che appartiene ad un gruppo internazionale di diritto svizzero. Il Suo Ufficio da cui dirige la Sua Società si trova a Chesterfield, mentre Lei abita a St. Louis, sempre nel Missouri, ma la Sua azienda ha un ufficio anche in Italia, a Faenza: significa che i Suoi legami con l'Italia sono anche di natura economica e non solo affettiva-sentimentale? Certamente, i miei rapporti con l’Italia sono molto incentrati sulla sfera del lavoro oltre che degli affetti, infatti sono il Presidente del Consiglio di amministrazione si di Arteco Italia che della maggiore società di distribuzione di materiale di sicurezza e networking con sede a Torino che si chiama Compass Distribution. Mi sento quotidianamente con i miei collaboratori oltre oceano, quindi posso dire che il mio rapporto con l’Italia sia “giornaliero”. Dal Suo osservatorio particolare, come giudica la situazione economica dell'Italia, situazione che anche prima della pandemia presentava molti punti di criticità e per l'alto tasso di disoccupazione, l'esistenza di milioni di nuclei familiari in condizioni al di sotto della soglia di povertà con un Sud che non e' mai riuscito ad accorciare le distanze con il Nord produttivo? La situazione Italiana e’ a mio parere molto critica. A differenza degli Stati Uniti il mercato del lavoro e’ completamente inflessibile e questo porta ad avere meno assunzioni e più disoccupazione. Anche a livello tassativo devo notare con rammarico che l’Italia non e’ competitiva con gli altri paesi occidentali. Entrambe queste condizioni portano i cervelli migliori ad uscire dal paese invece di contribuire alla sua crescita. Mi auguro che la classe politica che dirige il paese si adoperi per arginare questa fuga con manovre economiche adatte. La pandemia non ha fatto altro che inasprire questa condizione di crticita’ a cui si sono sommati i problemi legati alla chiusura di moltissime aziende che quindi hanno perso competitivita’ a livello internazionale. Venendo ora a parlare della Comunità Italiana di St. Louis, puo' dirci anche approssimativamente gli Italiani di St. Louis, includendo nel novero anche gli Italodiscendenti? Si tratta di una emigrazione recente (come potrebbe essere il Suo caso) o di una emigrazione risalente all'epoca delle grandi migrazioni dell'800 e poi del 900 dopo la Prima e la Seconda Guerra Mondiale? La comunita’ Italiana di St. Louis e’ nata da un’idea di Michael Cross e Franco Gianotti nel 2017 rendendosi conto dell’alto numero di Italiani presenti sul territorio ma non organizzati. Oggi la Comunita’ conta circa 2000 persone con cittadinanza Italiana che sono emigrate piu’ o meno recentemente con le loro famiglie nel midwest. Esistono Scuole (pubbliche o private) in cui viene insegnata la Lingua Italiana? Per la Comunità italiana di St. Louis e’ molto importante che la lingua italiana venga parlata e quindi ci siamo adoperati per fondare una scuola per l’insegnamento della lingua italiana a tutti i livelli chiamata St. Louis Italian Language Program sotto la guida di Giovanna Leopardi. La Comunita’ italiana di St. Louis annovera anche il club “Italiano per Piacere” fondato da Franco Giannotti nel 1999 dove a tutti gli incontri culturali si parlo solo italiano. Esistono a St. Louis media (cartacei, online, radiofonici o televisivi) indirizzati alla Comunità italiana? Certamente, la comunità italiana di St. Louis ha una newsletter mensile in cui vengono condivise le novita’. Inoltre la Comunità e’ presente su Facebook e altri social media incluso il proprio sito web www.stlouisitalians.com. Ogni primavera viene inoltre organizzato Il festival del film italiano organizzato da Barbara Klein dove si proiettano i film contemporanei italiani più famosi. Tornando a parlare della Sua persona vuol dirci qualcosa della sua famiglia d'origine? Lei è sposato? Ha figli? Sport? Hobby? Letture? Film? Sono nato e cresciuto a Faenza in provincia di Ravenna. Sono venuto a St. Louis nel 2013 per lavorare ad un internship sul controllo qualità in un'azienda manifatturiera chiamata Hydromat. Questa azienda aveva dei forti legami con una società italiana posseduta dalla mia famiglia. Una volta finito l’internship, ho deciso di rimanere a St. Louis e ho proseguito il mio percorso di apprendimento con un corso di Master in Business and Administration presso la St. Louis University. Una volta terminato il mio percorso di studi alla St. Louis University ho avuto l’intuizione che il mercato della sicurezza fisica fosse in forte crescita. Ho così gradualmente sposato il core business di Arteco, società a quell’epoca diretta da mio padre, Carlo Bucci, dall’elettronica industriale (PLC e CNC) alla sicurezza nel campo della videosorveglianza intelligente. Ho così contribuito ad aprire la prima filiale estera di Arteco qui a St. Louis nel 2005 perché ero consapevole che il mercato americano era più propenso ad accogliere nuove tecnologie rispetto al mercato nazionale italiano. Da quel momento ho sempre vissuto a St. Louis e contribuito alla crescita di Arteco soprattutto negli Stati Uniti. Ho sempre avuto affinità con gli sport acquatici e durante i miei anni universitari ho giocato a pallanuoto a Bologna a livello professionistico. Oggi insieme alla mia compagna abbiamo una famiglia allargata con 4 splendidi bambini. Dal mio primo matrimonio ho due figli Giovanni e Giulia che parlano fluentemente l’italiano. I miei film preferito sono legati alla mia infanzia e prediligo tutti i film di Bud Spencer e Terence Hill che a malincuore nessuno conosce negli Stati Uniti. Per concludere, se dovesse mandare un messaggio ai tanti giovani italiani che, non trovando lavoro in Italia, sono tentati dalla strada dell'emigrazione, cosa vorrebbe dire, che consigli darebbe? Per venire negli Stati Uniti serve una motivazione fuori dal comune perché le difficoltà a livello di permessi di lavoro e di soggiorno possono sembrare insormontabili. Quello che mi sento di dire e’ quello che si dice dalle mie parti in Romagna: “testa bassa e pedalare”. GAETANO CANTISANI Ingegnere strutturista, Geopop.it Semplice monumento… o una funzione matematica? Il Gateway Arch di St. Louis è uno dei monumenti simbolo degli Stati Uniti. Ideato dall’architetto finno-americano Eero Saarinen, costò all’epoca 13 milioni di dollari e ancora oggi, con i suoi 192 metri di altezza, mantiene il record di arco più grande del mondo. La struttura, realizzata in acciaio inossidabile per resistere ai terremoti e ai forti venti che interessano il Midwest, è formata da una serie di prismi triangolari in successione, che si restringono verso l’alto; la forma dell’opera è assimilabile a una catenaria, ossia una curva matematica. Per essere più precisi si tratta di curva piana iperbolica di equazione y= A*(cosh Cx/L -1), con i parametri A e C che derivano dai rapporti tra l’altezza massima, la semidistanza tra le due basi e l’area della sezione sottesa. L’arco doveva simboleggiare la porta di ingresso verso l’ovest e celebrare le imprese pionieristiche di coloro che contribuirono all’espansione degli Stati Uniti, come gli esploratori Lewis e Clark.
Aperto al pubblico dal 1967, ha avuto, tra le milioni di visite, qualcuna piuttosto bizzarra: nel 1973 una mongolfiera riuscì a passare sotto l’arco, mentre nel 1980 un paracadutista morì tentando di lanciarsi dalla sommità; nel 1992 uno spiderman in erba, con delle ventose su mani e piedi, riuscì a scalarlo fino alla cima. Senza aver bisogno di ventose, grazie ad un sistema interno di ascensori e capsule su binari si può comodamente raggiungere la sommità, da cui si può godere di un’ampia vista sulla città e sul fiume Mississippi. On September 10th, 2022, an official delegation of the City of St Louis including Michael J Cross, President of the St Louis - Bologna Sister Cities (far left), and Jack Baumann, CEO of Guidester Travel (center left) presented Deputy Mayor Anna Lisa Boni with a Resolution from the City of St Louis at the City Hall of Bologna during the celebration of the 35th anniversary of the St Louis - Bologna Sister Cities. MICHAEL CROSS President, St Louis-Bologna Sister Cities I was honored to lead an official delegation of the City of St Louis to the City of Bologna as President of the St Louis - Bologna Sister Cities. Joining me was Jack Baumann, CEO of Guidester Travel and members of our sister city committee. We presented Deputy Mayor Anna Lisa Boni with a Resolution from the City of St Louis at the City Hall of Bologna during our celebration of the 35th anniversary of the founding of our organization which has brought our two great cities together. The City of St Louis Resolution was sponsored and signed by Alderman Joe Vaccaro of the 23rd Ward and Alderman Joe Vollmer who represents The Hill neighborhood. During our meeting with the Hon. Ana Lisa Boni and secretary of international affairs Silvia Sassu, we discussed our immediate future collaboration on several initiatives, both economic and cultural. Hon. Boni gifted us with an exquisite print from the collection of Giorgio Morandi, one of Bologna's greatest artists. The St Louis - Bologna Sister Cities' mission is to foster mutually beneficial relations in economic development, education, art, culture, medicine, and sports between the cities, increase international business contacts, increase awareness of our cities' similarities, encourage opportunities to become host families for visitors and students from abroad, and showcase St Louis as an international city. The partnership between St Louis and Bologna was founded in 1987 by Cav. Franco Giannotti, Msgr. Salvatore Polizzi, and Mr. John Ferrara. The St Louis - Bologna Sister Cities is part of the World Trade Center - St Louis and fully supported by the City of St Louis and St Louis County governments. MARIO MARCIS Corrispondente Elezioni, i risultati: il centrodestra trionfa, FDI primo partito. Meloni: “Governeremo per tutti gli italiani” Una vittoria netta e senza appelli quella del centrodestra alle elezioni politiche svoltesi ieri, domenica 25 settembre.
A scrutini quasi del tutto completati la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia è stata votata da circa il 44% degli aventi diritto. Il centrosinistra si ferma al 26%, il Movimento Cinque Stelle compie una vera e propria rimonta e ottiene il 15%, il terzo polo poco meno dell’8%, seguono tutti gli altri. Per quanto riguarda i partiti è Fratelli d’Italia a trionfare: il partito di Giorgia Meloni supera il 26%, Lega e Forza Italia appaiate con i primi poco sotto il 9% e i secondi poco sopra l’8%. Il Pd resta sotto il 20%, Alleanza Verdi-Sinistra Italiana e + Europa si attestano intorno al 3%. Ma la notizia più importante per il centrodestra e per il prossimo governo arriva dai collegi uninominali, dove la vittoria è più schiacciante e con essa anche la certezza di governare. IL COMMENTO DI GIORGIA MELONI “Oggi abbiamo scritto la storia – ha detto a notte fonda Giorgia Meloni -. Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che – in questi anni – ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato. A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia”. MICHAEL CROSS President, St Louis-Bologna Sister Cities Our region's largest Italian Summer Festival, FERRAGOSTO, was a tremendous success with over 250 people in attendance at the Enterprise Pavilion at Shaw Park in Clayton on August 20th. I felt privileged to assist in organizing this wonderful yearly event and I am sincerely grateful for all those who helped us bring a piece of authentic Italian culture to St Louis. In the past 5 years, this Ferragosto has been successful in bringing together Italians, students of the Italian language, and persons interested in Italian culture. It's beautiful to see such a vibrant community. A word of gratitude goes to our presenting sponsor Mr. Piero Scapini and his company Nooter/Eriksen for their very generous donation. I'd like to also thank the following sponsors, individuals, and partners who helped make this event possible: Giorgio Bucci CEO of Arteco Global, John DiGregorio of DiGregorio's Market, Joe Brown of Frank Leta Automotive, Marco Permunian of Italian Citizenship Assistance (ICA), Carmelo Gabriele of Il Bel Lago Ristorante, Lorenza Pasetti of Volpi Foods, Jack Baumann of Guidester Travel, and the companies Birra Peroni who donated over 500 beers and Gelato di Riso who provided gelato for the evening. Special thanks to our volunteers for their hard work: Alessandro Valentino (our grill master), Tiziana Orsini, Giovanna Leopardi, Roberto Lanzara, Scott Hoff, Franco Giannotti, Vito Alu, Kristine Galati, Donatella Lanzara, Carlo Sanfilippo, and pizzaiolo Tony Biundo who brought a large group from the Sicilian Cultural Association of St Louis. PRESS RELEASE: 15 AUG 2022 Italian Representative Hon. Fucsia Nissoli will visit St Louis on September 1st and 2nd in preparation for the upcoming parliamentary elections being held in Italy later this year. For the second time in four years, the Hon. Fucsia Nissoli is travelling to St Louis to meet with representatives of the Italian community in the region. Mr. Giorgio Bucci, CEO of Arteco Global and President of the Italian Business Association of St Louis, and Cav. Franco Giannotti, founder of the club "Italiano Per Piacere", will host Hon. Nissoli at Forest Hills Country Club for a meet and greet on Thursday, September 1st. The representative is seeking re-election in the Camera dei Deputati, Italy's version of the U.S. House of Representatives.
Italian citizens abroad are able to vote for their own representatives and senators in the Italian parliament. The meet and greet with Hon. Nissoli will take place from 5PM - 7PM and will give a chance for voters to meet in person with their representative in the Italian parliament. For additional information or to RSVP, please send inquiries to either Mr. Giorgio Bucci at [email protected] or Cav. Franco Giannotti at [email protected]. |
AuthorsGiovanna Leopardi Year
All
Archives
August 2024
|
|
Contact us:
|