MICHAEL CROSS Presidente, St Louis - Bologna Sister Cities La Salumeria Volpi (VOLPI FOODS), generoso sponsor della Comunità Italiana di St Louis, ha indetto un concorso riguardante i murales per festeggiare il suo 120° anniversario. L'azienda ha lanciato un bando per artisti con la promessa di un premio di $6.000 per il vincitore. È inclusa anche la presentazione pubblica del murale vincitore e del suo artista. L'edificio si trova nel quartiere "The Hill" ed è stato costruito nel 1902. L’azienda famigliare Volpi produce salumi particolari.
Giovanni Volpi, originario di Milano, ha avviato il negozio che ora è gestito dalla sua pronipote. “Nel 1899, il mio prozio John Volpi arrivò a St. Louis da Milano, Italia, portando con sé poco più della sua esperienza riguardante il suo mestiere ed un'idea - un'idea per portare la tradizione secolare dei salumi oltre oceano a il Midwest americano”, ha dichiarato l'amministratore delegato della “Volpi” Lorenza Pasetti. “Speriamo che questo murale evochi la vibrante eredità del quartiere "The Hill".” Agli artisti è richiesto l’invio del proprio background, una descrizione del murale di al massimo 400 parole, uno schizzo a matita del murale proposto e il proprio sito web o social media. Tutti i concept dei murales devono essere presentati entro il 30 luglio. Gli artisti devono fare attenzione a non farlo sembrare materiale pubblicitario. Il secondo ed il terzo classificato verranno premiati in denaro, oltre ad essere presentati al pubblico. L'artista vincitore dipingerà un murale alto 16 piedi e largo 29 con vernice acrilica. L’opera verrà dipinto tra il 15 settembre ed il 7 ottobre. Il risultato verrà svelato il 16 ottobre. Gli artisti possono inviare i propri murales o visualizzare ulteriori informazioni su volpifoods.com. La Salumeria Volpi è stata una fedele sostenitrice di tutto ciò che è italiano nella zona di St Louis. Ha sponsorizzato e sostenuto numerosi eventi della Comunità Italiana, della St Louis - Bologna Sister Cities e del Club Italiano Per Piacere. È l'unica autentica salumeria italiana rimasta a St Louis. Nel 2020, il senatore Luigi Augussori, durante il suo soggiorno a St. Louis, ha visitato la “Salumeria Volpi” ed ha consegnato all'azienda un'onorificenza da parte del sindaco di Borghetto Lodigiano, Giovanna Gargioni. Giovanni Volpi, il fondatore dell'azienda, è nato a Borghetto Lodigiano, alle porte di Milano. La Salumeria Volpi è sempre stata sostenitrice dell'italianità e soprattutto della comunità italiana di St Louis. Potrebbe essere l'unico luogo rimasto nel quartiere "The Hill" dove sentirai parlare un po' di italiano. Oltre alla “Salumeria Volpi”, dovrai recarti nel Central West End o Clayton, dove vive la maggior parte degli italiani, per ascoltare "la lingua più bella del mondo" come definita da molte persone. Anna Conti, cliente della “Volpi” di vecchia data, mi ha riferito che il negozio è l'unico luogo dove fa la spesa a The Hill. "È l'unico luogo nel quartiere in cui mi sento un po' come a casa", ha detto. "Il resto del quartiere è cambiato. Quasi nessuno parla più l’italiano. Forse l'unica cosa italiana qui è la “Salumeria Volpi”, “Di Gregorio” e beh, anche tutte le bandiere". Piera Tarticchio, un'altra cliente di vecchia data (ottantenne) è estasiata dal prosciutto che dice le ricorda quelli di suo nonno. "Non sono mai venuto qui senza pensare a mio nonno ed a mio padre. Mi fa sorridere. Ed a volte piangere. Sono felice di condividere alcune delle mie cose preferite con i miei nipoti. Forse possono imparare qualcosa o due."
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MICHAEL CROSS Presidente, St Louis - Bologna Sister Cities Dopo esser partiti in svantaggio per il goal dell’Inghilterra al secondo minuto di gioco ed aver subito attacchi e azioni offensive durante il primo tempo della partita, l’Italia ha ripreso in mano le redini del gioco: il goal di Leonardo Bonucci ha riaperto la sfida, dando carica a tutti gli altri giocatori che non si sono risparmiati pur di portare a casa il risultato: I'ITALIA E' CAMPIONE D'EUROPA!
Non è stata una partita semplice, come abbiamo già detto il primo tempo è stato scandito dall’attacco dei giocatori dell’Inghilterra, ma nel secondo tempo il goal del pareggio ha ristabilito l’equilibrio e ha ridato forza e coraggio alla nazionale. Mantendono la sfida a ritmi serrati senza subire ne fare goal, si è arrivati ai tempi supplementari: i ragazzi sfiniti non si sono dati per vinti attaccando e restando compatti all’interno della loro meta campo. Si è così giunti ai rigori, stanchi ma con ancora il cuore pulsante per la speranza di vincere e portare a casa il titolo europeo: ai calci di rigore è stato Berardi a segnare per primo, poi la parata del tiro di Belotti, la rete di Bonucci. Fortuna ha voluto che Rashford sbagliasse il tiro e prendesse in pieno il palo, ristabilendo di nuovo il pareggio. Poi è stato il turno di Bernardeschi, che ha tirato un rigore magistrale, e la parata fenomenale di Donnarumma che bloccato il quarto rigore tirato da Sancho. Quando tutto sembra ormai deciso Jorginho sbaglia il tiro che avrebbe proclamato la definitiva vittoria degli Azzurri, tutto è rimasto nelle mani di Donnarumma che ha fatto il miracolo: para il tiro bomba di Saka, mettendo un punto ai giochi e chiudendo il match con la vittoria della Nazionale Italiana! Dopo giorni in cui i rotocalchi e le emittenti inglesi davano già per vinto questo Europeo, la vittoria dell’Italia è diventata ancora più importante per l’intero paese: si attende questa vittoria dal 1968, la Coppa torna a Roma, dopo una mancanza lunghissima di ben 53 anni; mentre per la Nazionale Inglese è l’ennesima sconfitta nell’Europeo che non vede la coppa dal 1966. A St Louis, l'entusiasmo degli Italiani è incontenibile. La gente è impazzita di gioia. Tutti erano a Villa Bucci (West County) o all'Amsterdam Tavern (South City) per vedere la partita e festeggiare la vittoria degli Azzurri! KATIE KELLY BELL - FORBES MAGAZINE This unassuming Midwestern city may be best known as the home of the Gateway Arch, but Saint Louisans are equally proud of being the home of one of America’s most enduring Italian neighborhoods—The Hill. In fact, The Hill is arguably that last remaining “Little Italy” in the United States. But the proof is in the panna cotta and there can be no greater affirmation of St. Louis’ Italian bonafides than the much-awaited debut of Casa Don Alfonso—the first American outpost of the legendary two-star Michelin Don Alfonso 1890 in Sant’Agata, Italy. Casa Don Alfonso takes its place as the opulent flagship restaurant in the newly renovated Ritz-Carlton St. Louis. For Mario Iaccarino, CEO of Don Alfonso 1890 (which is very much a family-run restaurant), St. Louis was love at first sight. “From the moment I landed in St. Louis people welcomed me like family.” And, adds Iaccarino, “when residents from The Hill came to eat at Casa Don Alfonso and I heard them say, ‘Mario, I am dreaming of home, of my childhood.’ Well, then I knew we were going in the right direction.”
Indeed, it is impossible not to be transported while dining here. The house tomato sauce with its vivid blood-orange hue comes from tomatoes grown on the slopes of Vesuvius, and the organic olive oil hails from a small Sicilian producer. Even the server uniforms feature bow ties and scarves made at a small textile factory in Positano on the Amalfi coast. In creating the menu, Iaccarino spent hours paging through his grandmother’s recipe books for inspiration. He wanted this menu to reflect both the traditional cuisine of Italy’s Amalfi coast as well as the region’s historic role as one of the first stops along the Silk Road. “So much of our cuisine was influenced by these cultures,” he explains. “The Casa Don Alfonso menu represents 2000 years of history as related to the Mediterranean, from the spices and vegetables to the wine and even the pasta, which originally came from China.” It also represents the best of Italian ingredients. Consider the pasta. Says Iaccarino, “I did intensive research and study of every detail, not just recipes but design elements and products that we could bring to St. Louis.” At this point Iaccarino holds up a bag of pasta to the camera on our zoom call, “See this,” he says, pointing to the pasta, “This is what we are serving at Casa Don Alfonso. It is the best pasta you can buy in the world. When you eat our rigatoni, you eat the best rigatoni on earth. We want your meal to be a full cultural experience, when you close your eyes and eat our fritto misto we want you to smell the sea and feel the Neapolitan sunshine.” You will taste Italian sunshine but there is so much more to this restaurant than an exquisite plate of food. The entire restaurant is a glorious temple to detail; right down to the dramatic display of 600 hand-blown glass leaves (which must be hand-polished every two weeks) that hover daintily over the main dining room. The massive open kitchen is pure culinary theatre with a hand-painted tiled backsplash and copper-clad ceiling that set the stage for the bustling squadron of toque-clad chefs. The seating is an expansive spread of leather banquettes and plush chairs. The dining room energy is vibrant and electric but the seating and sound-proofing millwork is done in such a clever way that you’ll still enjoy a personal cocoon of quiet—and be able to hear your companions. The menu is not a classic Italian menu. Grandma’s Ziti and the decadent Maccheroni Gratin (from Grandfather Alfonso’s recipe) are standouts, but so are innovative and fresh offerings such as vegan anti-aging soups or the ethereal marinated red snapper veils—paper thin slices of snapper laced with fresh herbs, pink peppercorn and topped with savory orange supreme and mint yogurt drizzle. A wood-fired pizza is always an option (Black Truffle or Calabrian Nduja anyone?) but our server points to the lasagna, which she proudly explains, “is made with short rib and takes three days to make.” The Housemade Tagliatelli is light and delicate, laced with crab and lobster bisque and a dusting of marjoram and topped with plump tender shrimp. If you aren’t lost in the Mediterranean already, you surely will be with the Catch of the Day—fresh fish poached in a savory broth and presented tableside wrapped like a birthday present in a pretty translucent foil bag. From the moment he arrived in the Show-Me State, Iaccarino felt as if St Louis was another home. “It was a natural place to build a second home for the restaurant,” he says; “I have met a community of really wonderful people here. We want Casa Don Alfonso to be a beautiful lady for St. Louis—a factory of happiness.” Sorrisi e applausi, ma anche qualche lacrima, e tante emozioni vissute alla presentazione del libro di poesie “Terra, Acqua, Pane” di Martina Trento Dagostini al club Italiano Per Piacere di St Louis, venerdì, 11 giugno 2021. Le sue poesie sono belle e le sue storie sono commoventi. La presentazione era LIVE direttamente dall'Istria, e specificamente dalla sala della comunità degli italiani di Matterada. Martina Dagostini è nata a Pola ed è cresciuta in un paesino non lontano dalla famosa Matterada. Tra le sue attività da menzionare la filodrammatica della Comunità degli Italiani di Matterada di cui ha fatto parte per 10 anni. Della stessa comunità è stata anche Presidente. Tra i suoi hobby troviamo la fotografia e la country line dance. "Terra, Acqua, Pane" è la prima raccolta poetica di Martina Dagostini, contiene poesie alle quali ha lavorato fin dai tempi della scuola e questa piccola raccolta è solo una parte dei suoi lavori che ha deciso di condividere. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato. |
AuthorsGiovanna Leopardi Year
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