Intervista esclusiva di Michael Cross a Consuelo De Gobbi: mamma venuta a St Louis per l'intervento di suo figlio Oggi abbiamo il piacere di intervistare Consuelo De Gobbi che ha viaggiato dall'Italia a St Louis con la sua famiglia per un motivo molto specifico che vuole condividere con noi. Consuelo e la sua famiglia sono originari di Vicenza.
Consuelo, parlaci di ciò che ha portato te e la tua famiglia a St Louis. Eccomi qui, in una città degli Stati Uniti che mai credo avrei avuto l’idea di visitare se avessi deciso di fare una vacanza in America. Giovanni, mio figlio, ha 7 anni fatti l’8 febbraio, fratello minore di Anita, 11 anni tra qualche giorno, che è qui con noi per affrontare l’avventura di una vita. Giovanni è nato prematuro e ha una lesione celebrale molto tipica nei bambini nati prima di quando avrebbero dovuto. I polmoni non sono pronti e l’ossigeno viene a mancare per qualche millesimo di secondo, tanto poco ma abbastanza per creare una lesione che si chiama leucomalacia peri ventricolare. In sintesi? Problemi motori, forse gravi, forse meno, problemi cognitivi, di apprendimento, problemi problemi problemi... ti lasciano con il dubbio e l’incertezza...lasciano una famiglia che scopre tutto solo vivendo. Noi siamo stati fortunati perché Giovanni si è rivelato un bambino molto intelligente, solare, vivace e tenace. Tutte qualità che gli hanno permesso di raggiungere un cammino autonomo ma complicato e appesantito dallo schema tipico della paralisi spastica. Siamo seguiti fin dai primi mesi di vita di Giovanni presso un centro di riabilitazione pediatrica a Vicenza, la nostra città, in Veneto. Proprio qui ci è stato proposto l’intervento di Rizotomia Lombare Selettiva (SDR) perché l’unico intervento capace di migliorare la vita di Giovanni, soprattutto nella vita adulta, quando il peso e lo sforzo di portarsi appresso un corpo sbagliato può creare problemi insormontabili. Prima il Regina Magherita di Torino, poi il Gaslini di Genova, questi sono stati gli Ospedali di riferimento per questo tipo di intervento, ancora sperimentale in Italia. Nessuno dei due ci ha dato buone probabilità di riuscita, pochi successi e qualche esito negativo purtroppo. Io e mio marito non abbiamo accettato e inizialmente rinunciamo all’idea dell’intervento. Dopo un po’ di tempo abbiamo scoperto che l’equipe del Gaslini aveva imparato questa tecnica da un certo dott. Park, di origine coreana, con esperienza trentennale su interventi di Sdr e che opera al St. Louis Children’s Hospital a St. Louis in Missouri. Difficile solo pensarci, per una famiglia che non viaggia molto e non conosce la lingua inglese. Da lì è partita una serie di coincidenze. Abbiamo conosciuto delle persone che ci hanno aiutato ad avere un consulto da questo dottore stando comodamente seduti a casa nostra. Tramite la compilazione di un form, qualche domanda di anamnesi e qualche video di Giovanni, il dott. Park ci ha fatto sapere che nostro figlio era il candidato ideale per questo tipo di intervento e che i risultati sarebbero stati molto ottimistici in base alla sua esperienza. Lì, nero su bianco il nostro sogno si avverava, non abbiamo poi avuto dubbi, e nessuna incertezza. Peccato che i tempi di attesa per i pazienti internazionali era lunghissima, un anno e mezzo o due anni. Tanta attesa, tanta ansia, dopo mesi arriva la data, ma arriva anche il maledetto coronavirus che ha annullato la nostra prima data di partenza. Quando abbiamo avuto la seconda possibilità con un’altra data disponibile, purtroppo ora erano proprio gli Stati Uniti che non volevano far entrare gli italiani in confine, a meno che non si trattasse di vita o di morte... cosa che non era per fortuna, o per sfortuna non lo so, fatto sta che non non riuscivamo ad avere il visto per partire anche se la data si avvicinava. Alla fine ho deciso di rendere pubblico il mio caso, ho chiesto aiuto alle tv locali, ai social, ai giornali, a tutti i mezzi che potessero fare rumore e smuovessero le acque per trovare un appiglio e un aiuto. Nel giro di tre giorni ho avuto una mobilitazione pubblica tale che il consolato americano a Milano non ha potuto fare altro che autorizzarmi il viaggio dandoci il visto per entrare negli Stati Uniti. Un sogno che si avvera, un incubo che si trasforma in un sogno. Siamo arrivati tre giorni prima della prima visita con il dott. Park il quale ci ha ribadito l’importanza di questo intervento per mio figlio e proponendoci un secondo intervento che avrebbe migliorato ulteriormente la situazione di Giovanni. Si trattava di un intervento ortopedico, molto meno invasivo del primo che invece comportava una delicata incisione sulla spina dorsale. L’intervento ortopedico però avrebbe dovuto essere eseguito in un altro ospedale, il Mercy Hospital. Abbiamo accettato senza indugio, fidandosi ciecamente di questo medico, non aveva senso fare altrimenti a questo punto. Ed eccomi qui ora, a raccontare a posteriori la nostra gioia e la nostra gratitudine verso i medici e gli ospedali di questa città, rivelatasi a dir poco meravigliosa! Non eravamo predisposti a muoverci molto durante il nostro soggiorno data la situazione Covid. Il nostro unico pensiero era Giovanni e il suo intervento. Il Covid-19 ha sicuramente reso il viaggio più difficile del previsto. Come si sente tuo figlio ora dopo un percorso così tremendo e difficile? È stata molto dura per tutti, solo io ho potuto stare vicino a Giovanni perché le restrizioni dovute a questo virus impedivano ad entrambi i genitori e tanto meno ai fratelli e sorelle di assistere il bambino ricoverato. Per grazia di Dio fin dal primo giorno sono stata accompagnata da un angelo di nome Rossana Bonfanti, che oltre da farmi da interprete mi ha sostenuta e consolata con immensa e profonda umanità durante tutto il tempo trascorso qui a St. Louis. È stato davvero doloroso il post operatorio e molto straziante per una mamma vedere il proprio figlio soffrire così tanto. Per fortuna gli infermieri erano sempre pronti con gli antidolorifici e i giorni passando lenivano anche la sofferenza. Giovanni si è ripreso velocemente e ha superato dopo pochi giorni anche il secondo intervento con molta forza. Adesso sta meglio e ogni giorno migliora il suo cammino. Dovremo lavorare ancora tanto a casa con la riabilitazione ma ora non ci spaventa più nulla con un’esperienza così alle spalle. Siete riusciti a visitare qualcosa di interessante a St Louis? Con molta serenità siamo riusciti ad affrontare anche qualche gita fuori porta che ci ha permesso di conoscere meglio la vostra, ormai anche nostra, città. Forest Park ci ha fatti innamorare. Abbiamo visitato il museo della scienza, il planetario, lo zoo, l’acquario, la Magic House e il vostro imponente Arco, che ci ha letteralmente lasciati a bocca aperta. Non abbiamo avuto nessuna difficoltà avendo sempre incontrato persone gentili e disponibili. Un’ospitalità davvero disarmante a partire dalla vostra comunità ma non solo. La tua storia e soprattutto la storia di tuo figlio dovrebbe ispirare molte persone ad essere piu' grate per le piccole cose che ci capitano nella vita. Essere in grado di camminare non dovrebbe mai essere dato per scontato. Che dire. Siamo pronti a ripartire, tra qualche giorno torneremo a casa, portando con noi un esperienza tanto forte quanto meravigliosa. Un grazie dal profondo del mio cuore. Siamo molto felici che tu ci abbia contattato alcuni mesi fa e siamo molto lieti di averti aiutata, nel nostro piccolo. Grazie a te per aver condiviso questa bellissima storia con noi. Il viaggio che tuo figlio ha intrapreso per arrivare a questo punto è affascinante. Contiamo di vederti ancora una volta, qui negli Stati Uniti o magari in Italia.
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ERIC MEYER - ST LOUIS POST-DISPATCH Conductor and composer Darwin Aquino and his spouse, Italian mezzo soprano Benedetta Orsi, have a lot to announce since the pandemic started. With a new album for Orsi late last year, a new conducting position for Aquino and a new baby for the first-time parents, this musical couple have their hands full.
In December, Orsi released her new album, La voix de l’amour, a collection of some of the most famous French arts songs and arias. The album recently won the gold medal at the Global Music Awards. Opera fans know Orsi for her roles in Winter Opera St. Louis productions — as Adalgisa in "Norma" (2019) and as Carmen in "Carmen" (2017). Their son, Riccardo Jose, was born April 2. “After delivering with a C-section, my voice was totally upside down,” Orsi said by email. “I was thankful to have the time to go back to study and practice, without the rush of a performance. I rediscovered the foundations of the vocal technique, and finally my voice is back, darker than before and I believe more secure than ever.” As for Aquino, in addition to his new parental duties, he recently was appointed the new music director of the St. Louis Philharmonic Orchestra. “I’m looking forward to making music with such a magnificent organization that started here in the 1860s,” Aquino said by email. “We are preparing an exciting concert season, adapting all our programming to the COVID situation.” Aquino is also enjoying the time off to spend with family. “We have been enjoying Riccardo 24/7," he says. "We miss making live music, but Riccardo has made us not think about it too often!” Aquino’s favorite part of his stay-at-home routine is “waking up early in the morning to catch the first smile of our baby when he wakes up. Priceless.” He says it's been difficult being apart from his family in the Dominican Republic — during the pandemic and the arrival of Riccardo. “I have been Zooming a lot with them, but it is just not the same,” he says. “This pandemic took away the chance to have my parents here with us during this wonderful new moment of our lives,” Orsi says. “Riccardo is their first grandchild, and it kills me not to have them around or even travel back to Italy for him to spend time with them.” Aquino echoes the sentiments of many in his concern for classical music. “I’m worried for the future of our art because of so many cancellations," he says. "The majority of institutions rely on ticket sales, donations and grants and are facing a very challenging moment.” “I’ve always been a positive person,” Orsi says, “and now more than ever I keep my positivity high; music is such a powerful art, and I want to be confident that soon we will be able to walk again onstage and share our passion and emotions with our beloved audience.” Intervista esclusiva di Michael Cross all'Onorevole Fucsia Nissoli Fitzgerald, Deputata al Parlamento Italiano, Circoscrizione Estero - Ripartizione Nord e Centro America. Quali sono le questioni che ritiene rilevanti e qual’è la sua visione a lungo termine in qualità di deputata al Parlamento eletto dai cittadini italiani che vivono nel Nord e Centro-America?
Ci sono questioni di carattere generale che riguardano gli italiani all'estero e questioni attinenti maggiormente le Comunità italiane del Nord e Centro America. Direi che sul piano istituzionale la cosa più rilevante e’ l'istituzione della Commissione Bicamerale per gli Italiani all'Estero che dovrebbe dare più risalto e forza, all'interno del Parlamento, alle politiche emigratorie. L'istituzione di tale commissione dovrebbe sopperire, con la sua forza istituzionale, la perdita del numero degli eletti all'estero così come sancito dalla riforma istituzionale. Poi ci sono le questioni che riguardano le politiche di non discriminazione fiscale che dovrebbero rendere a garantire anche a chi risiede all'estero di accedere alle agevolazioni IMU. Per tale questione ho presentato recentemente, una Proposta di Legge che è tesa a garantire il diritto alle esenzioni IMU prima casa anche per gli italiani all'estero nel rispetto dei trattati Ue, cosa che era stato di impedimento all’implementazione dei provvedimenti che garantivano l’esenzione IMU sulla prima casa dei pensionati italiani all'estero. Inoltre, credo che siano di particolare rilevanza le politiche di rafforzamento dei servizi consolari, quella per la cittadinanza, quelle per la promozione della lingua italiana, viva espressione del nostro patrimonio culturale, e quelle per la tutela e promozione del Made in Italy. A tal proposito, sono riuscita a far approvare un emendamento al Decreto Rilancio, per l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro aggiuntivi in favore delle Camere di Commercio Italiane all'Estero (CCIE). Sono fiera di questo risultato non solo per l'obiettivo raggiunto ma anche perché ho visto convergere sul mio emendamento anche altri colleghi, di altri schieramenti, che non erano riusciti a far avanzare le loro proposte emendative in merito alla stessa questione, cioè l’internazionalizzazione. Sono stata molto contenta di essere riuscita ad unire le diverse posizioni politiche per raggiungere un risultato importante per la promozione della nostra economia all'estero, dando sostegno alle CCIE che sono presenti sul territorio e sanno bene come aiutare le imprese italiane nei loro progetti di penetrazione commerciale all'estero. Come dico sempre: l'unione fa la forza! Per ultimo ma non per importanza vorrei citare anche l'attenzione alla tutela della figura di Colombo e del Columbus Day in USA, quale simbolo del nostro orgoglio identitario. Infatti, convinta dell'importanza di questo, ho presentato una mozione a Montecitorio per impegnare il Governo italiano ad agire, sul piano politico e diplomatico, per tutelare la memoria di Cristoforo Colombo oltre ogni forma di revisionismo storico. La mia mozione e' stata firmata dai parlamentari di tutti i gruppi politici e speriamo che possa arrivare presto in Aula per la discussione. Di seguito il link. Si è parlato molto della riforma strutturale dell'intero sistema di rappresentanza degli italiani all'estero. Cosa ne pensa e quali sono i cambiamenti che vorrebbe mettere in atto il prima possibile? Ecco, Lei tocca un aspetto fondamentale per la prosecuzione della vicenda politica degli italiani all'estero affinché possa continuare al meglio. Si tratta di riformare le modalità di voto correggendo tutte quelle storture che si sono manifestate in questi anni. In effetti, si sono fatti molti annunci ma pochi fatti ed oggi che c'è un eletto all'estero al governo credo che il tempo delle scuse sia finito! Bisogna agire subito per garantire la sicurezza del voto all'estero secondo i dettati della Costituzione affinche’ esso sia effettivamente libero, personale e segreto. E questo lo si può fare anche innovando con l'uso dei mezzi che le tecnologie informatiche ci mettono a disposizione: mi riferisco all'introduzione del voto elettronico a partire dalle elezioni dei Comites fino al voto per il Parlamento! I tempi sono maturi e peccato che non si utilizzata la prossima tornata elettorale per il referendum per fare una prima sperimentazione del voto elettronico! L'anno scorso, la nostra comunità ha lanciato il programma di lingua italiana di St Louis che ha riscontrato un successo sorprendente con oltre 70 partecipanti che frequentano regolarmente le lezioni d'italiano. Nel 1999, Franco Giannotti, nostro amico in comune, ha fondato il club “Italiano Per Piacere” come unico club di lingua italiana nel Midwest, che continua a prosperare fino ad oggi. Come puo’ vedere, la promozione della lingua italiana e’ tutt’ora una priorità per noi. Crediamo fermamente che la cultura si sviluppi intorno ad una lingua e che senza la lingua italiana una cultura italiana non possa essere trasmessa alle generazioni a venire. Potrebbe parlarci dell'importanza della promozione della lingua italiana negli Stati Uniti? Il programma di lingua italiana di St Louis è un fiore all'occhiello per la promozione della lingua italiana in USA e ringrazio Giannotti e tutti coloro che si sono impegnati in questa bella avventura. E dico bella non a caso perché la lingua italiana, la lingua di Dante, e’ la lingua della bellezza ! L'italiano è oggetto di grande interesse in USA sia da parte di chi ha origini italiane sia da parte di chi ama la cultura italiana e per questi l'italiano e’ uno strumento fondamentale per comprendere meglio la musica, l'arte e l'enogastronomia italiana. Infatti, nella scorsa Legislatura ho promosso un progetto in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e la scuola Marconi di New York, con il Patrocinio del Consolato Generale d'Italia a New York, che ha permesso a due giovani studenti di origine italiane di fare un percorso di studio di tre mesi a Roma centrato sul rapporto tra lingua italiana ed enogastronomia. Un successo che credo sia da istituzionalizzare mettendo insieme le varie realtà educative presenti negli Stati Uniti ed in Italia! MICHAEL J CROSS President of St Louis - Bologna Sister Cities and creator of the series AUTENTICO: Cooking with Italians in St Louis The new weekly series AUTENTICO aims to showcase classic Italian cuisine from native Italians who live in St Louis. Authentic Italian food is simple, healthy, seasonal, and where luxury ingredients are used in moderation. Italian food is hyper-diverse within each region and the series' goal is to highlight each region's unique flavor and tastes. Each week a new episode is published on the YouTube Channel of the St Louis Italian Community.
Today, over 1,500 Italians live in the St Louis metropolitan area with the bulk of new arrivals being young professionals, doctors, researchers, and students. Realizing that every region of Italy is represented in St Louis gave inspiration to the city's Italians to illustrate the diversity of Italy's cuisine. Below are the links to each of the four episodes which have been filmed thus far. Episode 1: Maria Piarulli, a native of Puglia, prepares the classic Italian dish Risotto with Leeks and Gorgonzola. Not only is Maria a fabulous cook, she is also a professor at Washington University in St Louis. Episode 2: Luciano Racca prepares the antipasto di sedano, noci e formaggio and pairs it with Luciano is a native of Piemonte and is a wine maker with Raineri Gianmatteo. Episode 3: Giovanna Capaldo prepares the classic dish: Gnocchi alla sorrentina. Giovanna is a native of Napoli (Naples, Italy) and lives in St Louis with her husband. Episode 4: Back by popular demand, Luciano Racca prepares the classic dessert of his native Piemonte, pesche ripiene al forno. Luciano uses both Italian and English in this episode. |
AuthorsGiovanna Leopardi Year
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