MICHAEL CROSS President, St Louis - Bologna Sister Cities The Italian Film Festival USA is back with its first in-person edition since the pandemic. The festival is now in full swing, having begun on April 7 and continuing until its last film which shows on April 23. Directed by St Louisan Barbara Klein, the 19th edition of the Italian Film Festival offers eleven films-comedies, dramas and documentaries-on Fridays, Saturdays, and Sundays. All the films are in Italian with English subtitles. Admission is free and open to the public.
This year, the St Louis - Bologna Sister Cities is giving back to the Italian community, proudly sponsoring the U.S. debut of Il Campione, a comedy/drama directed by Leonardo D'Agostini and starring Andrea Carpenzano and Bolognese actor Stefano Accorsi. The young and talented protagonist (Christian Ferro) has a big temper which means trouble for his team-mates and coach. A rocky relationship with his introverted mentor (Valerio Fioretti) means that Christian’s world of fame and Ferraris may have to go by the wayside. The film is a tale of friendship, soccer, and managing success. There are many great films showing at the Italian Film Festival in St Louis this season. You may ask, why did we sponsor Il Campione? There are two reasons. Firstly, the main actor is the famed Stefano Accorsi who was born and raised in Bologna and attended the prestigious Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna. Secondly, it's a soccer movie. Director Leonardo D'Agostini successfully recreated a credible soccer match on screen which is a feat not many have been able to accomplish. With the excitement of the new St Louis City SC team and the city's new soccer stadium and with Bologna's enthusiasm over its new proposed stadium, this was a perfect film for the St Louis - Bologna Sister Cities to promote and sponsor. Soccer-or calcio as it is said in Italian-is a sport which unites both St Louisans and Italians. In Italy, this sport is also seen as an art and I believe this film re-creates the magic of this art. I invite everyone to join us on Friday, April 21 at 7:30PM for the U.S. debut of Il Campione. The venue is the Jerzewiak Auditorium in Wrighton Hall at Washington University in St Louis. The film is in Italian with English subtitles. Admission is free and all are welcome to attend. We look forward to seeing you there. CLICK HERE FOR DIRECTIONS TO THE VENUE
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AlESSANDRO OCCHIPINTI MLS Magazine Italia Il campionato americano è i continua espansione, più squadre uguale più spettacolo e lo spettacolo è la droga preferita oltre oceano, così nel 2019 si ha l’ufficialità, in linea col piano d’espansione della MLS, il Missouri ha il suo primo club nel massimo campionato a stelle e strisce: St. Louis City SC è realtà. È il primo club di MLS con una presidente donna (Carolyn Kindle Betz), il logo della squadra si ispira al monumento simbolo delle città (l’arco di St. Louis) e i colori sono il blu e il magenta; lo stadio è uno dei più moderni di tutta la lega, il Citypark ospita infatti anche il centro d’allenamento e gli uffici del club oltre ad un’area commerciale e ha 22.500 posti (di cui 3000 per i tifosi in piedi). Come ogni nuova franchigia di MLS, ha la possibilità di tesserare calciatori prima dell’effettivo ingresso in lega e di sfruttare un personale draft riguardante i giocatori (definiti ‘’unprotected’’) della MLS: il campionane sono testimoni gli arrivano quindi Lowen, Burki, Nilsson, Ostràk, Joao Klauss, Tim Parker e Jake Nerwinski, Gioacchini, Rasmus Alm e Indiana Vassilev; viene inoltre annunciato l’allenatore, sarà il tecnico sudafricano Carnell a guidare la squadra in questa prima esperienza in MLS. Se vi state chiedendo come mai così tanti calciatori provengano dalla Bundesliga, una spiegazione più o meno logica c’è: il DS è Lutz Pfannenstiel, ex dirigente del Fortuna Dusseldorf, che ha quindi un occhio di riguardo per il calcio tedesco.
La formazione preferita da Carnell è il 4-2-3-1, come abbiamo riportato nella nostra guida, ma può virare anche su un 4-3-3 a seconda dei cambi: in porta sta ovviamente Burki, in difesa il ben noto Parker coadiuvato dal canadese Hiebert (prelevato gratuitamente un anno fa dagli MO State Bears), in mediana il punto fisso è Lowen, che ama stare sul centro sinistra e servire i compagni in profondità (già 2 assist in 3 partite per lui), è il regista della squadra e Carnell gli affianca di solito uno tra Perez e Blom; la trequarti è formata principalmente da Jared Stroud (2 gol in 3 presenze dall’inizio), Ostràk e Alm, con cambi che portano in campo anche l’ex Caen Gioacchini, Pompeu o Vassilev (che può fare anche il mediano), la punta è una sola, il DP Player Joao Klauss (2 gol e 1 assist in 3 presenze dall’inizio), il vero volto di St. Louis, alto 1 metro e 90 cm, con 3 tiri di media a partita e una difesa di palla da far stancare i difensori nel tentativo di strappargli la sfera dai piedi (chiedere alla difesa di Austin per credere). Tutto questo ha prodotto un mix perfetto tra giovani e giocatori più esperti, con un allenatore moderno, un DS che non bada a spese (si vocifera Roberto Firmino sia il prossimo obiettivo di mercato) e uno stadio e una città particolarmente caldi, tanto da portare la nuova franchigia a totalizzare 9 punti su 9 disponibili e a trovarsi in testa alla Westeren Conference. Come detto a St. Louis ci sono anche giovani interessanti e non solo ex calciatori di livello europeo, si pensi a: Blom, arrivato per soli 300.000 euro dai Kaizer Chiefs e presentato come uno dei migliori giocatori della massima divisione sudafricana e futuro perno centrale del centrocampo della propria nazionale; non è di certo alto (1 metro e 73 cm), ma ha nell’intensità il suo punto di forza e si può abbassare a ridosso del quartetto difensivo; il brasiliano Célio Pompeu, più offensivo di Blom (per questo impiegabile più da trequartista che da centrocampista centrale), che già a livello di college dava prova delle proprie qualità ubriacando di dribbling le difese avversarie; cè anche il duttile 2005 Miguel Perez, mediano o trequartista di 1 metro e 80 cm, abbastanza accurato nei passaggi e con vocazione più difensiva di Pompeu e infine Indiana Vassilev, ex Aston Villa e Miami FC, trequartista che Carnell ha sapientemente spostato anche in mediana, 3 partite giocate su 3 (di cui 2 dall’inizio), vince spesso i duelli e fa avanzare la squadra, già a Birmingham se ne parlava molto bene, ecco perché il suo è un prestito e non un trasferimento a titolo definitivo. Menzioni d’onore per Samuel Adeniarian, ex bomber del San Antonio in USL (10 reti in 20 gare) e per chi si è distinti in MLS Next Pro l’anno passato, ovvero Aziel Jackson, Akil Watts e Max Schneider, che stanno trovando meno spazio rispetto agli altri, ma che in prospettiva sono ugualmente interessanti. La squadra del Missouri sta quindi dando spettacolo in quest’avvio di MLS e sta proponendo un calcio prettamente offensivo, con un allenatore giovane; la domanda ora è solo una: riuscirà a stupire tutti e raggiungere i playoff alla prima stagione o il fenomeno St. Louis si ‘’sgonfierà’’ strada facendo, lasciando spazio al limite dell’esperienza dei calciatori e del proprio condottiero? Doppia cittadinanza e assistenza sanitaria per gli italiani all’estero, parla Di Giuseppe (Fdi)4/6/2023 MASSIMO ROMAGNOLI ItaliaChiamaItalia.it Dopo quello sulla doppia cittadinanza, il deputato Fdi presenta un progetto di legge sull’assistenza sanitaria per gli italiani nel mondo: "Oggi non ne possono usufruire, anche se sono italiani a tutti gli effetti. Con questo progetto di legge, chi è iscritto all'Aire - precisa Di Giuseppe - versando un canone annuale potrà usufruire del servizio sanitario nazionale"
“La realtà è che da quando Mirko Tremaglia ha fatto la legge che consente agli italiani all’estero di votare, questi sono sempre stati poco considerati. Ed è un errore”. Così dalle pagine di Libero Andrea Di Giuseppe, imprenditore a Miami, eletto al Parlamento nella circoscrizione estera dell’America centro-settentrionale con Fratelli d’Italia. Il suo ordine del giorno approvato dal governo riapre e accorcia i termini per riavere la doppia cittadinanza. “Prima del 1992 non esisteva una legge sulla doppia cittadinanza. L’italiano che risiedeva all’estero doveva scegliere se restare italiano o prendere la nazionalità del Paese nel quale era emigrato. Idem per i figli, che avevano tempo un anno dopo il compimento del 18mo anno di età per scegliere quale cittadinanza acquisire. Dopo quei dati la legge è cambiata – spiega Di Giuseppe - ma il problema non è stato risolto”. Un altro progetto di legge che arriverà presto in Parlamento è quello riguardante la copertura sanitaria degli italiani che vivono all’estero. “Oggi non ne possono usufruire, anche se sono italiani a tutti gli effetti. Con questo progetto di legge chi è iscritto all’Aire – precisa Di Giuseppe – versando un canone annuale potrà usufruire del servizio sanitario nazionale”. |
AuthorsGiovanna Leopardi Year
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August 2024
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