AlESSANDRO OCCHIPINTI MLS Magazine Italia Il campionato americano è i continua espansione, più squadre uguale più spettacolo e lo spettacolo è la droga preferita oltre oceano, così nel 2019 si ha l’ufficialità, in linea col piano d’espansione della MLS, il Missouri ha il suo primo club nel massimo campionato a stelle e strisce: St. Louis City SC è realtà. È il primo club di MLS con una presidente donna (Carolyn Kindle Betz), il logo della squadra si ispira al monumento simbolo delle città (l’arco di St. Louis) e i colori sono il blu e il magenta; lo stadio è uno dei più moderni di tutta la lega, il Citypark ospita infatti anche il centro d’allenamento e gli uffici del club oltre ad un’area commerciale e ha 22.500 posti (di cui 3000 per i tifosi in piedi). Come ogni nuova franchigia di MLS, ha la possibilità di tesserare calciatori prima dell’effettivo ingresso in lega e di sfruttare un personale draft riguardante i giocatori (definiti ‘’unprotected’’) della MLS: il campionane sono testimoni gli arrivano quindi Lowen, Burki, Nilsson, Ostràk, Joao Klauss, Tim Parker e Jake Nerwinski, Gioacchini, Rasmus Alm e Indiana Vassilev; viene inoltre annunciato l’allenatore, sarà il tecnico sudafricano Carnell a guidare la squadra in questa prima esperienza in MLS. Se vi state chiedendo come mai così tanti calciatori provengano dalla Bundesliga, una spiegazione più o meno logica c’è: il DS è Lutz Pfannenstiel, ex dirigente del Fortuna Dusseldorf, che ha quindi un occhio di riguardo per il calcio tedesco.
La formazione preferita da Carnell è il 4-2-3-1, come abbiamo riportato nella nostra guida, ma può virare anche su un 4-3-3 a seconda dei cambi: in porta sta ovviamente Burki, in difesa il ben noto Parker coadiuvato dal canadese Hiebert (prelevato gratuitamente un anno fa dagli MO State Bears), in mediana il punto fisso è Lowen, che ama stare sul centro sinistra e servire i compagni in profondità (già 2 assist in 3 partite per lui), è il regista della squadra e Carnell gli affianca di solito uno tra Perez e Blom; la trequarti è formata principalmente da Jared Stroud (2 gol in 3 presenze dall’inizio), Ostràk e Alm, con cambi che portano in campo anche l’ex Caen Gioacchini, Pompeu o Vassilev (che può fare anche il mediano), la punta è una sola, il DP Player Joao Klauss (2 gol e 1 assist in 3 presenze dall’inizio), il vero volto di St. Louis, alto 1 metro e 90 cm, con 3 tiri di media a partita e una difesa di palla da far stancare i difensori nel tentativo di strappargli la sfera dai piedi (chiedere alla difesa di Austin per credere). Tutto questo ha prodotto un mix perfetto tra giovani e giocatori più esperti, con un allenatore moderno, un DS che non bada a spese (si vocifera Roberto Firmino sia il prossimo obiettivo di mercato) e uno stadio e una città particolarmente caldi, tanto da portare la nuova franchigia a totalizzare 9 punti su 9 disponibili e a trovarsi in testa alla Westeren Conference. Come detto a St. Louis ci sono anche giovani interessanti e non solo ex calciatori di livello europeo, si pensi a: Blom, arrivato per soli 300.000 euro dai Kaizer Chiefs e presentato come uno dei migliori giocatori della massima divisione sudafricana e futuro perno centrale del centrocampo della propria nazionale; non è di certo alto (1 metro e 73 cm), ma ha nell’intensità il suo punto di forza e si può abbassare a ridosso del quartetto difensivo; il brasiliano Célio Pompeu, più offensivo di Blom (per questo impiegabile più da trequartista che da centrocampista centrale), che già a livello di college dava prova delle proprie qualità ubriacando di dribbling le difese avversarie; cè anche il duttile 2005 Miguel Perez, mediano o trequartista di 1 metro e 80 cm, abbastanza accurato nei passaggi e con vocazione più difensiva di Pompeu e infine Indiana Vassilev, ex Aston Villa e Miami FC, trequartista che Carnell ha sapientemente spostato anche in mediana, 3 partite giocate su 3 (di cui 2 dall’inizio), vince spesso i duelli e fa avanzare la squadra, già a Birmingham se ne parlava molto bene, ecco perché il suo è un prestito e non un trasferimento a titolo definitivo. Menzioni d’onore per Samuel Adeniarian, ex bomber del San Antonio in USL (10 reti in 20 gare) e per chi si è distinti in MLS Next Pro l’anno passato, ovvero Aziel Jackson, Akil Watts e Max Schneider, che stanno trovando meno spazio rispetto agli altri, ma che in prospettiva sono ugualmente interessanti. La squadra del Missouri sta quindi dando spettacolo in quest’avvio di MLS e sta proponendo un calcio prettamente offensivo, con un allenatore giovane; la domanda ora è solo una: riuscirà a stupire tutti e raggiungere i playoff alla prima stagione o il fenomeno St. Louis si ‘’sgonfierà’’ strada facendo, lasciando spazio al limite dell’esperienza dei calciatori e del proprio condottiero?
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AuthorsGiovanna Leopardi Year
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